---{ domenica, novembre 22, 2009 }---
{Lebensraum}
Hai grokkato! No, ti sbagli oppure non te ne frega nulla, ma sorridi e questo è ciò che conta adesso. Poi ripeti il ripetibile entro schemi di tranquillità, mentre io curo i miei stati d’animo e finalmente recupero la rotta. Corro. Sbircio dentro le case illuminate, che sono dei Nighthawks residenziali, soffrendo un pochino le folate di vento freddo e così trovo la mia pace, o forse sono solo le endorfine. C’è un cerchio attorno agli individui, un Lebensraum, in cui di solito non so entrare: non so entrare alla prima occasione, raramente alla seconda, alla terza se ne può discutere se è un periodo fortunato. Il cerchio non è unico in realtà, perché si può essere trasparenti a più livelli, racchiude i caratteri burberi o affettuosi, i gusti e le routine, e s’interseca con i cerchi concentrici degli altri estranei. Solo attraverso molti tentativi, con il coraggio di motivazioni sempre nuove e dettagliate riesco a farmi strada senza inciampare e senza creare scossoni nella catasta di hulahoop. A volte mi sembra di esserci riuscita e invece ho solo seguito il contorno, in bilico con le braccia aperte, incapace di cadere dal lato giusto. Alcuni passi sono sicuri, altri mi fanno tentennare smarrita con effetti comici per tutti. Entrare non significa invadere, eppure il successo sulle isometrie giunge sempre casualmente; per di più sono abbastanza scarsa rispetto agli altri giocatori e, a complicare le cose, mi guida la convinzione che riesco a cadere agevolmente nella parte giusta del cerchio solo se non provo interesse nel farlo. Non so perché succede; forse perché invece di pensare che siamo tutti isole circondate da anelli di Saturno e molte moltissime lune, dovrei credere che tutti... ehm, parecchi... ehm, qualcuno ha bisogno di me fregandosene per contratto dei cerchi, ma suona un po’ presuntuoso. Un buon compromesso è godersi questo ottimo krapfen e le letture mattutine indugiando sotto le coperte.
posted by milo @ 11:06 AM
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