---{ mercoledì, dicembre 10, 2008 }---
{Day Ditty}
Alza le mani davanti al viso ritraendosi dalla tavola, sorride con l’imbarazzo sublime e sconnesso di chi rivendica il diritto di essere ignoranti in cose su cui non dovrebbe esserlo. Guarda a turno le persone, distribuisce sorrisini e agita ancora le mani in un Nononono capace di rendere sconveniente questa reazione già di per sé esagerata. Io non posso fare altro che osservarmi la punta delle scarpe.
Non può non saperla. Ha peggiorato la sua condizione rispondendo a vanvera, dicendo servilmente che non fa per lei. Perché non la sa? È grave non saperla. Che si faccia delle domande per capire e risolvere quello che si configura come un problema reale. Sta a lei capire a quali fonti affidarsi; ha alle spalle un percorso formativo che dovrebbe farle apprezzare questo. Non dovrebbe rifiutarlo come se fosse olio di fegato di merluzzo.
Lo so che per lei non c’è nulla di particolarmente umiliante nello scuotere la testa come una vecchina a cui è stato appena proposto una partita a Resident Evil, ma perché sono io che devo sentirmi in imbarazzo per due?
Perché sto parlando di un ennesimo cambiamento. Di una soglia di sopportazione che si abbassa e mi fa scrivere questo.
posted by milo @ 2:55 AM
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