---{ venerdì, aprile 04, 2008 }---
I bioritmi esistono e si fanno ricordare. quando passo nottate a rigirarmi nel letto finchè il lenzuolo sotto si sfila e si appallottola ad altezza reni e le alterno a mattinate in cui mi sembra che non ho bisogno di alcun guizzo relazionale da parte di alcuno, qualcosa vorrà pur significare.
anche decidere di costruire l'ennesimo post a sfondo prettamente personale è questione di bioritmi. non che le mie giornate siano vuote: attività ne faccio - anche se prendere come riferimento la media di consumi culturali italiani non è un buon indicatore per sentirsi soddisfatti con se stessi -, ma ho bisogno di fermarmi, mentalmente, ogni trenta secondi a autolegittimarmi, a sancire la mia utilità rispetto allo scorrere placido della giornata.
il rincoglionimento infine si rende palese agli occhi di tutti, quando mi ritrovo più volte nei miei stati di quiete a riassumere questa generica inquietudine in un bisogno unico e specifico. e ridicolo. ho bisogno di schiaffetti continui che mi impediscano di guardare in basso. dovrebbero essere accompagnati da una vocina rassicurante: "Vai bene così, sei normale."
La vocina ogni tanto dovrebbe interrompersi in pause ad hoc per infondere sicurezza e dovrebbe riprendere in tono sornione: "E quando cessi di essere normale è perchè inizi ad essere interessante."
Dovrebbe, per ora non lo fa.
posted by milo @ 1:04 PM
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