---{ martedì, maggio 23, 2006 }---
P a t u r n i e. La lacrima rimane all'angolo dell'occhio sospesa insieme ai pensieri brillanti. La sensazione di non sapere fare altro che lavori manuali, la sensazione di non essere capace di adattarmi a questo mondo di stretegie e d obiettivi, di creatività manageriale diviene man mano più forte . E ascoltare Accident Prone riporta queste angosce ad una fase antica , quando scribacchiare sulla scrivania portava ancora conforto.
In questo momento non so neanche fare un bilancio di quello che mi sta succedendo: sto provando disperatamente a catturare stimoli, a rendermi intellettualmente scattante, a scrivere cose concrete, ma più mi impegno più il risultato è deludente.
E la mia vita continua ad essere fintamente interessante, fintamente volta ad uno scopo.
La lacrima al lato dell'occhio esiste perchè esistono le urla a squarciagola mentre guido, perchè nessuno è interessato a me, perchè non riesco ad inquadrare il mio aspetto in una categoria poco problematica come il "mediamente carino". Per fortuna che gli amici ci sono e mi aiutano a sopportarmi.
Provo ad elaborare razionalmente questa differenza di stato d'animo, differenza dalla scorsa estate; ne ripercorro le unità minime di felicità legate a telefonate programmate, quando ogni parola era accompagnata da larghi sorrisi.
Ognuno ritiene che il proprio stato d'animo sia più profondo ed originale di quello altrui. Anch'io ogni tanto ne sento la tentazione, specie quando devo incasellare per bene e archiviare razionalmente la tipologia del mio pessimismo che oggi rimane qualcosa di veramente inclassificabile nel suo mix di cinismo, bassissima autostima, conoscenza dei fatti obiettivi che suffragano il tutto.
Oggi ho ascoltato moltissima musica, suonato, studiato, con la sensazione di non essere in grado di ricordare più nulla. La serata sta passando e io sto cercando in tutti i modi di toccare il fondo dei miei pensieri, fino a renderli ridicoli ai miei stessi occhi. E invece rimango nel limbo facendo passare più di 5 minuti fra una frase e l'altra, imbambolate non si sa bene su cosa. Su chi. Su cosa. Mi spengo. La lacrima non vuole scendere, neanche l'idea brillante. Rimangono entrambe incollate al cervello, ammesso che ne abbia mai avuto uno.
posted by milo @ 1:31 AM
0 commenti
|
|