---{ martedì, giugno 14, 2005 }---
sono pessimista per tutto e tutti, in particolare per il popolo italiano, quindi nessuna meraviglia a vedere quanto sono stati disastrosi i risultati del referendum sulla procreazione assistita .
commento lo stesso l'accaduto perchè durante il dibattito sulla questione sono venuti fuori ragionamenti abominevoli, sia da parte dei soliti che hanno voluto questa legge ( tra l'altro giudicata da policy la peggiore in assoluto a livello mondiale. lo diceva Riotta. purtoppo non mi ricordo dove. sorry.) sia da parte di gente insospettabile. Amici di famiglia con un livello di istruzione elevato, considerati di mente aperta, viaggiatori, frequentatori di realtà autogestite, si sono rivelati dei pericolosi dispensatori di luoghi comuni sposando la causa dell'astensione attiva. E' l'ennesima riprova come dice Sartori che mala tempora currunt (dalla copertina: "il nostro è sempre stato ed è restato un paese disossato. E un paese disossato, senza vertebre, al momento della prova non reagisce:subisce"). Una trovata indecente come quella della promozione dell'astensione attiva poteva avere successo solo in un periodo nero come questo. Ben consapevoli del fatto sotto la scusa dell'astensione attiva vi è un ventaglio di comportamenti completamente privi di senso civico come la semplice pigrizia, perbenisti e bigotti guidati dalla manina santa della conferenza episcopale italiana hanno approfittato di questo odioso stratagemma per far fallire il referendum. In un Paese con un minimo di senso civico in più dell'italia una cosa del genere non sarebbe mai potuta accadere, non solo perchè non hanno il Vaticano in casa ( ora in europa rimane solo l'italia come zona di proselitismo, visto che la Spagna di Zapatero è bella che perduta), ma perchè nessuno si sarebbe mai sognato di propinare il non voto come comportamento da assumere in una consultazione elettorale per non scatenare ire popolari e conseguenti barricate in piazza. Nell'ampia gamma delle considerazioni abominevoli comparse nei corsivi dei giornali locali e nazionali c'era anche questa: l'ammissione chiara e palese che quella del non voto è una strategia, una strategia legittima, giustificata come scelta di razionalità strumentale per sconfiggere gli avversari e che coloro che considerano il non voto diseducativo sono degli intolleranti che pensano che il popolo vada educato. pazzesco! Il referendum, me lo insegnavano a scuola, è uno dei massimi strumenti di democrazia. fra i responsabili dell'altissima astensione fisiologica ( circa il 30%) che fa fallire praticamente ogni referendum promosso negli ultimi dieci anni vi sono sicuramente i radicali. A forza di proporre referendum, ad esempio ricordo quella sfilza di 12 referendum di un po' di anni fa su cazzate come l'orario di apertura dei negozi, hanno completamente svilito il senso di democrazia e utilità di questo strumento istituzionale. Soprattutto in Italia dove, come sto ripetendo più volte, il senso civico non esiste,o bastano piccoli pretesti per tenerlo nascosto. Ritornando alle posizione ideologiche di alcuni amici e parenti e alla gente che ritenevo di mente aperta, il mio sbigottimento è stato totale. un guazzabuglio di luoghi comuni è saltato fuori in tutta la sua potenza, come se fossero guidati dallo spirito della Fallaci.
ho sentito di tutto: dalla paura dell'eugenetica, di avere solo bimbi belli e intelligenti ( beh, visto questa società di cacca sarebbe una ricetta efficace..),al fatto che sarebbe meglio adottare invece che mettere al mondo altre bocche da sfamare.
Proprio per chiarire il punto sulle adozioni: da poco sono usciti i dati per quanto riguarda il friuli-ven-giulia. il 36% delle coppie che si informa sull'iter da compiere per adottare un bambino,rinuncia per le numerosissime difficoltà burocratiche, mentre fra chi avvia le pratiche vi è un 40% che rinuncia durante il procedimento. quindi poco più del 20% riesce ad adottare un bambino. non so come siano i dati nazionali, penso peggio comunque. da ciò si evince che chi adotta sono i ceti ricchissimi e basta. come per questa legge, i ceti ricchi possono recarsi all'estero, i poveri no. insomma, due schifose leggi basate sulla differenza di status socioeconomico. il fatto di dire che bisogna adottare è ipocrita quanto dire "mangia la tua bistecchina che ci sono i bambini dell'etiopia che muoiono di fame". ad esempio, si può capire se il ragionamento "meglio adottare" vale per un caso concreto:chessò, a una conoscente che ha provato 7 tentativi tutti falliti di fecondazione in vitro lo si può consigliare, ma ritenerla una considerazione valida per tutte le coppie, per tutte le potenziali madri, è francamente inaccettabile. poi,tra le tante paure, c'è quella delle mamme nonne. e da ciò mi rendo conto del fatto sconvolgente che il messaggio trasmesso più è distorto, più è romanzato e generalizzato, più è accettato dalla gente. Mi basta ripensare a quel fatto di cronaca di quella mamma rumena di 67 anni, a come certi tg si erano affannati a porre enfasi sulla notizia. la gente non ricorda invece che questa legge era stata votata in fretta e furia, su pressione della conferenza episcopale, a colpi di maggioranza, con 350 emendamenti, solo per coprire il fatto che sino a quel momento il parlamento si era solo messo in moto per leggi ad personam ( rogatorie internazionali, legge cirami etc..). La gente non ricorda che mentre il parlamento la votava tutti dicevano ( maggioranza e opposizione) che tanto fa schifo e che bisognerà cambiarla. adesso sarà il turno della legge sull'aborto, visto che l'embrione ha lo status di "persona" perchè, come disse presssapoco mantovano, vai in opsedale e hai subito il certificato per abortire. certo. magari. la convinzione obbrobriosa e persistente che alle donne piace usare l'aborto come metodo contraccettivo: basta vedere quanto è sceso il numero degli aborti dall'introduzione della legge. mi fermo qui. per motivi di tempo. avendo scritto in fretta e rincorrendo la memoria, non ricordo i dati e le fonti delle citazioni precise. sono verosimili comunque.
posted by milo @ 2:14 PM
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