---{ sabato, aprile 12, 2003 }---
“Un Attila italiano IN ISLANDA
Scempi. Il Più spettacolare canyon dell’Islanda sta per saltare in aria, cariche esplosive lo stanno distruggendo per far posto a un’ industria di produzione dell’alluminio, destinata a essere la più grande d’Europa. Per alimentarla verrà costruita una diga, che inonderà un’area di 3000 kmq, un terzo del Paese, considerata il più importante sito di nidificazione al mondo delle oche dalle zampe rosa e dove trovano rifugio anche volpi artiche, renne, cigni trombettieri e gufi delle nevi. La società islandese è scossa dalla follia del progetto: a Reykjavik si susseguono da agosto scioperi della fame e picchetti di fronte al parlamento. In prima fila Bjork e la rock band Sigur Ròs. Lo scempio porta una firma italiana, quella della Impregilo che si è aggiudicata l’appalto per il più importante progetto infrastrutturale mai realizzato nell’isola: la costruzione della centrale idroelettrica di Karahnukar, con la deviazione di tre fiumi, la realizzazione di una diga di 190 metri e di altre di dimensioni minori, tunnel, strade e un bacino idrico di 57 kmq, per un importo di 450 milioni di euro. Al di là di Impregilo e della multinazionale dell’alluminio Alcoa, nessuno trarrà benefici dal progetto:l’area è disabitata e gli operai dovranno essere reclutati all’estero, mentre le emissioni di anidride carbonica legate alla produzione d’alluminio triplicheranno. Il 65% degli islandesi chiede che i lavori si fermino, ma il governo tace. G.S.”
da “D- La Repubblica Delle Donne” del 29 marzo 2003
posted by Anonimo @ 10:21 PM
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