---{ mercoledì, maggio 29, 2002 }---
Diamo un’ambientazione spazio-temporale a questo essay.
Perché tutti gli scrittori, che non sono scrittori di professione iniziano così il proprio lavoro. E’ colpa delle scuole dell’obbligo se non eccelliamo in tecniche creative: ricordate? Introduzione e poi sviluppo e poi conclusioni personali. Intro e poi verse (e poi bridge) e poi chorus ( e poi special) e poi outro.
Il contesto storico sono io, posizione seduta sul letto ( potenza del laptop col dono dell’ubiquità ),posizione distesa in mancanza di ispirazione, che ascolto i Mineral e mi commuovo lasciandomi guidare dagli
Accorati lamenti
su arpeggi struggenti.
[…]
Ha! Ci siete cascati!
Ma valà!…La playlist sincera comprende: un live dei Face To Face, perché ho bisogno di semplicità, impatto sonoro e di qualche cover dei Social Distorsion.
Una selezione di canzoni del secondo lp dei Weakerthans.
La riscoperta degli Hoover.
Non è che questo portatile possa diventare mio? Istituisco ufficialmente una nuova tipologia di usucapione: se mia sorella non se lo viene a recuperare entro 30 secondi, me lo tengo io!
Oggi non so di cosa parlare di specifico, anche se rispetto a qualche ora fa la mia propensione all’ozio si è attenuata. Colgo magari l’occasione di mostrare il mio lato più umano lasciando da parte i resoconti e le recensioni, riempiendo il mio tempo con considerazioni più da blog.
L’unica recensione superstite di cui tratterei sarebbe quella dell’ultimo Musicanellevalli a S.Martino Spino, in provincia di Modena, ma la persona più indicata è questa o questa o questa.Sto sponsorizzando un po’ di blog attinenti e non, se non ve ne siete accorti.
Giornate musicali verdi e piacevoli, se non altro per il cazzeggio domenicale al bar sport e le capriole al parco.
Grafica del volantino clamorosamente ispirata da BrandNew Mtv.
L’apatia di questo pomeriggio caldo con orti che producono, uccellini che cinguettano davanti al garage e gatti che si appostano per catturare i suddetti, mi ha svuotato di qualsiasi intento collaborativo.
Io avrei voluto portare a sviluppare le Lomo, ma ne mancavano due e non c’erano soggetti interessanti a portata di mano per finire il rullino.
Io avrei voluto tirare fuori il tavolino in cortile, ma ciò implicava andare a chiedere a Enzo se aveva terminato di tagliare i rami dell’abete Pino.
Io avrei voluto portare ad aggiustare la bici una volta per tutte, ma sono stata vittima di una telefonata fiume.
La giornata era già finita alle 5 del pomeriggio.
Allora si che ho ascoltato i Mineral, fissando gli angoli dei poster appesi, gli accostamenti cromatici dei dorsi delle cassette.
Infine ho capito che così non si poteva continuare e ho trovato via d’uscita nella letteratura: a me il Glamour di giugno!
posted by milo @ 11:17 PM
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